Epicuro nel IV secolo a.C. affermava “Non bisogna preoccuparsi di ciò che si mangia, ma con chi si mangia”, e oggi questa citazione trova un nuovo significato: non si tratta di condivisione fisica del tavolo, ad essere centrale nell'attuale società è la condivisione virtuale.
Millennials e Gen Z cercano esperienze visivamente stimolanti che possano essere condivise sui loro feed. Ogni piatto si trasforma in un’occasione per raccontare una storia, e il bar o il ristorante che sa cogliere questo bisogno diventa protagonista del mondo digitale.
Quante volte vediamo smartphone aleggiare sul piatto, ad ogni angolazione, pronti ad immortalare una fragranza che non ha profumo ma con l'intento di evocarlo attraverso la pagina Instagram? E quante volte siamo influenzati da foto di cibi all'apparenza squisiti, tanto da geolocalizzare quel locale per testarne la bontà?
Tu barista devi pensare che quel piatto non è solo cibo, ma è un contenuto social, pronto per essere postato, possibilmente con il tag del tuo locale. Così la foto diventa pubblicità gratuita, solo per aver servito un prodotto particolarmente Instagrammabile.